Non amo legarmi troppo a un pantheon prestabilito, forse perchè li trovo tutti affascinanti fantasiosi, ma non posso negare che quello greco-romano sia quello che mi piace di più, il più ricco e uno di quelli maggiormente legati al territorio in cui vivo. Purtroppo però nel nostro imprinting educativo tendiamo a seguire le tradizioni più consolidate. Essere pagano oggi significa aderire in maniera più consistente a tradizioni celtiche: i sabbath sono le feste di quei popoli, che sicuramente essendo più aderenti al ciclo delle stagioni e dei movimenti astrali hanno una importanza indiscussa. Tuttavia credo che nel tracciare il proprio percorso la propria spiritualità sia essenziale compiere un'analisi critica di tutto, usare il proprio intelletto per cercare di comprendere i significati, i famosi perchè, usare l'anima per cogliere le energie e arricchire così il nostro spirito. Purtroppo al giorno d'oggi nell'ambiente pagano si arriva spesso ad un atteggiamento un po' snob e chiuso.
"I Libri dicono questo, io ho letto tanti libri che dicono più o meno le stesse cose e quindi farò così per sempre e guai a chi non fa così, chi celebra in altro modo è solo un poveretto che vuole fare la replica di qualcosa che ha visto alla tv."
Io di libri ne ho letto qualcuno ma al di là delle varie tradizioni, dei cibi da mangiare da i fiori da usare come decorazione dell'altare, da nessuna parte ho sentito descritta "la magia", "l'energia" che si prova durante un rituale alla luna piena di febbraio o durante la festa di Imbolc o di Litha.
Questa è una religione che si basa sull'esperienza, l'esperienza personale col Dio e la Dea con tutto quello che ci circonda, noi siamo solo strumenti che risuoniamo delle loro vibrazioni, producendo ognuno una armonia diversa.
Questo è il bello di questa religione, ognuno a suo modo è speciale e uguale agli altri nei confronti della divinità. La figura del sacerdote, a mio parere è associabile a quella di un conducente di un'auto durante una gita domenicale, ma non è detto che altri non possano guidare, anche meglio di lui. Tale compito gli affida delle responsabilità ma non lo rende migliore degli altri.
Tuttavia come scrivevo abbiamo (in Italia) un imprinting diverso, quello cattolico, quello del catechismo(lo studio dei testi sacri...ma non esistono testi sacri nel paganesimo il testo sacro è la gemma che sboccia in primavera e il fiume che scorre a valle), quello gerarchizzato della chiesa, inoltre c'è il nostro orgoglio che ci spinge a sentirci migliori solo perchè sappiamo fare bene una cosa e quindi elevarci presuntuosamente sopra agli altri (questo aspetto è talmente insito nella natura umana, soprattutto al giorno d'oggi dove distinguersi è difficile ma pare essenziali per non sentirsi mediocri. Ma lo diventiamo comunque se lo facciamo a discapito degli altri).
La natura di questa religione è un'altra e forse è il problema maggiore di questa religione che non può incasellarsi negli scemi semplicistici di quelle monoteistiche maggiori.
Detto questo io volevo scrivere un'altra cosa che c'entrava solo marginalmente con questo discorso ma è venuto fuori così e mi va di lasciarlo scritto. Aprirò un altro post per